Approfondimenti

Cantieri Mobili: Prevenzione, Normative e Buone Pratiche

Introduzione: Quando la Mobilità Aumenta i Rischi

I cantieri mobili, per loro stessa natura, operano in ambiente variabile e in movimento, spesso lungo strade, ferrovie, condotte o linee elettriche. In questi contesti, la prevenzione degli incendi assume un ruolo cruciale, poiché l’interazione tra macchinari in funzione, materiali infiammabili e vegetazione secca può facilmente innescare situazioni pericolose, soprattutto in estate o in zone ad alto rischio climatico. Inoltre, la difficoltà di intervento immediato in aree isolate e la presenza di personale esposto a condizioni ambientali estreme rendono essenziale l’adozione di procedure di sicurezza antincendio rigorose e specifiche per ogni fase operativa.


cantieri mobili

Le Fonti di Innesco nei Cantieri Mobili

Attrezzature e mezzi in movimento

I veicoli utilizzati nei cantieri mobili, come asfaltatrici, tagliaerba, saldatrici e mezzi escavatori, possono rappresentare una fonte diretta di calore o generare scintille in presenza di materiali secchi come foglie, rami o sterpaglie. In ambienti caldi e secchi, anche una scintilla o una superficie rovente possono innescare rapidamente un incendio, propagandosi lungo tratti vegetati.

I principali rischi includono:

  • Surriscaldamento dei motori, specialmente durante uso continuativo o in mancanza di manutenzione
  • Perdite di carburante o lubrificanti che possono generare focolai in presenza di fiamme libere
  • Scintille da utensili meccanici durante tagli o saldature senza adeguate protezioni
  • Impianti elettrici difettosi che causano archi o corto circuiti, particolarmente pericolosi se non schermati

Presenza di materiali combustibili

Durante le lavorazioni vengono spesso utilizzati oli, carburanti, bitumi, vernici e altri prodotti altamente infiammabili, fondamentali per l’attività operativa ma estremamente pericolosi in condizioni ambientali non controllate. In presenza di vegetazione secca, plastica, carta o rifiuti abbandonati, anche una piccola fuoriuscita può alimentare rapidamente le fiamme. Inoltre, l’accumulo di scarti combustibili vicino ai mezzi di lavoro o ai punti di stoccaggio temporanei rappresenta un fattore critico di rischio, soprattutto se non vengono rispettate le distanze di sicurezza e le norme di stoccaggio previste.


Normative e Obblighi di Prevenzione Incendi

Obblighi del datore di lavoro (D.Lgs. 81/2008)

Il Testo Unico sulla Sicurezza (D.Lgs. 81/2008) impone a tutte le imprese di cantiere l’obbligo di adottare misure concrete per la prevenzione degli incendi, con particolare attenzione ai contesti mobili, dove i rischi possono mutare rapidamente. Tra gli obblighi fondamentali vi è la necessità di valutare il rischio incendio in base alle specifiche lavorazioni e all’ambiente circostante. È inoltre obbligatorio redigere un Piano Operativo di Sicurezza (POS) che contenga sezioni dettagliate dedicate alla prevenzione, gestione e contenimento degli incendi. Infine, il personale deve essere formato adeguatamente tramite corsi teorici e pratici per saper intervenire in modo tempestivo ed efficace in caso di emergenza.

Linee guida regionali e circolari specifiche

Molte Regioni italiane, soprattutto quelle soggette a rischio incendi boschivi durante la stagione estiva, emanano ordinanze specifiche per regolare le attività nei cantieri mobili. Queste disposizioni prevedono divieti temporanei per l’utilizzo di fiamme libere, come saldature o tagli con ossitaglio, in prossimità di vegetazione. Viene spesso richiesto di ottenere autorizzazioni preventive per le lavorazioni ad alto rischio e di rispettare rigorosi protocolli di sicurezza. Inoltre, è previsto l’obbligo di dotare ogni mezzo operativo di estintori portatili, vasche d’acqua, pompe antincendio o altri dispositivi di spegnimento, garantendo così un primo intervento immediato in caso di principio d’incendio.


Misure di Prevenzione Incendi nei Cantieri Mobili

Ispezione preventiva del territorio

Prima dell’inizio dei lavori, è fondamentale effettuare un’attenta ispezione preliminare dell’area interessata dal cantiere mobile. Occorre valutare la presenza di vegetazione secca, sterpaglie o materiali combustibili che possano favorire l’innesco e la propagazione di un incendio. È altresì indispensabile verificare l’accessibilità per i mezzi antincendio, come autobotti o pick-up attrezzati, in modo da garantire un intervento rapido in caso di emergenza. Infine, è necessario identificare e mappare le zone critiche, come pendii esposti al sole, punti di accumulo rifiuti o aree ventose, che potrebbero aggravare l’evento incendiario. Questa fase deve essere documentata e integrata nei protocolli di sicurezza.

Attrezzature antincendio obbligatorie

Ogni cantiere mobile deve essere dotato di dispositivi antincendio specifici e immediatamente accessibili, considerando la natura dinamica e spesso isolata di questo tipo di attività. È obbligatorio avere a bordo estintori a polvere o a schiuma, regolarmente revisionati e dimensionati in base al rischio. Devono essere presenti coperte antifiamma nei veicoli, utili per spegnere piccoli focolai su persone o materiali. Inoltre, è necessario disporre di serbatoi mobili con acqua e pompe a motore per un primo intervento rapido su incendi vegetali o localizzati. Completano il corredo di sicurezza i kit per il contenimento di sversamenti di carburanti, oli e solventi, fondamentali per evitare che sostanze infiammabili favoriscano la propagazione delle fiamme.


La Formazione del Personale in Movimento

Addestramento specifico

Gli operatori dei cantieri mobili devono essere formati per agire in autonomia, poiché spesso operano in zone isolate, prive di presidio fisso e lontane dai centri di soccorso. La formazione non può essere generica: deve includere l’uso corretto dei dispositivi antincendio, come estintori, coperte antifiamma e pompe portatili, oltre alla gestione delle evacuazioni d’urgenza in contesti complessi, come scarpate, tracciati ferroviari o strade ad alto traffico. Devono inoltre conoscere le procedure di allerta e chiamata dei soccorsi, inclusi i numeri dedicati, le modalità di comunicazione in zone senza rete e le manovre iniziali per contenere l’incendio in attesa dei vigili del fuoco.

Simulazioni e prove pratiche

È fortemente consigliato effettuare esercitazioni periodiche in condizioni reali di lavoro, simulando situazioni di emergenza per testare la prontezza degli operatori e la reazione del team in caso di incendio. Queste simulazioni permettono di verificare l’efficienza dei dispositivi antincendio, come estintori, pompe mobili e segnalatori acustici, e di individuare eventuali criticità operative o logistiche. Inoltre, consentono di valutare la tempestività nella comunicazione interna, l’efficacia delle procedure di evacuazione e l’adeguatezza dei percorsi di fuga mobili. Tali attività migliorano non solo la sicurezza, ma anche la coordinazione tra le squadre, riducendo il margine di errore in situazioni reali.


Casi Reali e Incidenti Evitabili

Negli ultimi anni si sono verificati numerosi incendi causati da cantieri mobili, in particolare durante i mesi estivi e in contesti ad alta esposizione come autostrade, ferrovie, sentieri forestali e aree collinari. Le indagini condotte a seguito degli incidenti hanno frequentemente rilevato gravi negligenze, tra cui la mancanza di estintori funzionanti o adeguati, lavorazioni effettuate in prossimità di erba secca mai rimossa e violazioni di ordinanze regionali che vietavano l’uso di fiamme libere o macchinari caldi. In tutti i casi, le conseguenze sono state pesanti, con danni ambientali irreversibili, interruzione di infrastrutture pubbliche e pesanti sanzioni economiche a carico delle imprese appaltatrici.


Buone Pratiche da Adottare

Prima del lavoro

Prima dell’avvio delle attività in un cantiere mobile, è fondamentale adottare una serie di precauzioni preventive per ridurre il rischio di incendio. È indispensabile verificare le condizioni meteo aggiornate e la presenza di eventuali allerte locali per pericolo incendi, che potrebbero imporre restrizioni temporanee. Occorre inoltre eseguire una pulizia accurata dell’area di lavoro, rimuovendo sterpaglie, materiali combustibili e rifiuti potenzialmente infiammabili. Infine, è necessario ispezionare attentamente i mezzi d’opera, verificando la presenza di perdite di carburante, olio o liquidi infiammabili, nonché eventuali guasti agli impianti di raffreddamento o elettrici che potrebbero generare surriscaldamenti o scintille.

Durante il lavoro

Durante le fasi operative di un cantiere mobile, è fondamentale evitare lavorazioni ad alta temperatura – come saldature, tagli con disco o applicazione di bitumi – nelle ore centrali della giornata, quando le temperature ambientali sono più elevate e l’aria è più secca. Inoltre, è necessario mantenere una distanza di sicurezza dalla vegetazione, evitando di operare in prossimità di erba alta, arbusti o boschi senza adeguate misure di protezione. L’intera area deve essere costantemente sorvegliata da personale qualificato, pronto a intervenire immediatamente in caso di principio d’incendio, verificando anche a distanza l’eventuale presenza di focolai latenti o braci residue.

Dopo il lavoro

Al termine delle lavorazioni, è essenziale controllare attentamente l’area per verificare l’eventuale presenza di braci residue, focolai nascosti o materiali ancora caldi, che potrebbero riattivarsi ore dopo la fine dell’intervento. Tutti i rifiuti combustibili, oli esausti, stracci impregnati di solventi e materiali infiammabili devono essere smaltiti secondo le normative ambientali vigenti, utilizzando contenitori omologati e procedure tracciabili. È inoltre buona prassi annotare ogni anomalia o criticità riscontrata – come perdite, malfunzionamenti o situazioni a rischio – in un registro sicurezza, utile per migliorare le future misure di prevenzione e garantire la responsabilità documentata del cantiere.


Conclusioni

Nei cantieri mobili, la mobilità del cantiere non deve mai tradursi in una mobilità della sicurezza. Il rischio di incendi, se sottovalutato, può portare a danni ambientali, economici e umani gravissimi. Solo con un approccio proattivo e ben organizzato è possibile garantire la sicurezza degli operatori, dell’ambiente e delle infrastrutture attraversate.